La Luce ... oltre il Fango

Quest'anno ricorrono i 25 anni dalla tragica alluvione del 1994. Oltre ad aderire alle celebrazioni ufficiali, un folto gruppo di Associazioni e Gruppi canellesi ha condiviso l'idea di organizzare la mostra "La luce… oltre il fango" per raccontare quello che "è nato dall'alluvione".
Admo, Aido, Associazione Vigili del Fuoco volontari, Canelli C'è, Croce Rossa, Fidas, Lions Club Nizza-Canelli, Memoria Viva, Protezione Civile, Sapori del Piemonte, Valle Belbo Pulita, col Patrocinio del Comune di Canelli, sono i promotori della mostra.

La mostra si terrà nei locali del Salone San Tommaso (ex circolino) in via Garibaldi, a Canelli, nei giorni 10, 16 e 17 novembre (sabato e domenica).
La concomitanza della Fiera del Tartufo e di San Martin potrà essere l'occasione anche per chi viene da fuori per fare una visita alla mostra. Orari: 10-12,30 e 15-18

Verrà inaugurata sabato 9 novembre, alle ore 16,30, con racconti, aneddoti, ricordi di chi "l'acqua alla gola" l'ha vissuta in prima persona. Tutta la popolazione è invitata a partecipare. Non faremo una vera conferenza, ma solo alcuni spunti e poi chiediamo alle persone di partecipare per condividere i racconti. Aperta a tutti.

Per le scuole sarà possibile la visita programmata durante la settimana concordando l'orario al n. 328/2096470.
La mostra racconta le principali realtà pubbliche e sociali che hanno preso avvio o si sono rinnovate da allora. E' una storia della città degli ultimi 25 anni nei quali tutti potranno riconoscersi.

Si potrà scoprire come sono nati i gruppi di protezione civile, chi ci ha aiutato, come è cambiato l'ambiente.
Senza voler togliere nulla alla drammaticità di tale evento, senza nasconderci dietro i dubbi e le paure che ancora oggi vengono quando arrivano le abbondanti piogge di questo periodo, si vuole mettere in luce che, in un momento di crisi, Canelli ha saputo dare il meglio di sé per ripartire.
E non lo ha fatto da sola, ma grazie alla vicinanza, all'impegno, alla solidarietà concreta di tanti uomini e donne, associazioni, Gruppi, Istituzioni che hanno speso energie, investito risorse, dato contributi, perché dal fango si ritrovasse la luce.

Mai come dopo quell'occasione si è preso collettivamente coscienza che non sarebbe bastato rimettere le cose a posto. Al contrario dell'alluvione del 1948, per certi verso più devastante ancora perché caratterizzata da due ondate successive, ma dove poi si è andati a costruire tutta la parte nuova della città a ridosso del fiume, nel '94 si è capito che occorreva cambiare mentalità e pensare a prevenire, a costruire una storia nuova per la Valle Belbo.