UNGARETTI, LA PAROLA CHE CONQUISTA 2025
A Canelli i ragazzi portano sulle spalle la poesia di Ungaretti: un viaggio tra memoria, amore e nuove generazioni
Per il terzo anno consecutivo, la “turma Ungà” — il gruppo di volontari che, accanto a Bruna Bianco, mantiene vivo a Canelli il ricordo del poeta Giuseppe Ungaretti — organizza una giornata speciale a lui dedicata: venerdì 19 settembre, la città si trasformerà in un paesaggio abitato dalla poesia.
Una comunità intera camminerà con le parole di Ungaretti nel cuore, nel corso dell’evento intitolato “Ungaretti: La parola che conquista”. Un’iniziativa pensata per far risuonare la voce del poeta attraverso le nuove generazioni, intrecciando letteratura, esperienza e territorio.
Dietro questo progetto c’è una storia d’amore vera.
Bruna Bianco, originaria di Cossano Belbo e cresciuta tra Canelli e San Paolo del Brasile, conobbe Giuseppe Ungaretti nel 1966, proprio a San Paolo. Lei aveva 26 anni, lui 78.
Tra i due nacque un legame profondo, intenso, raccontato in oltre 400 lettere intrise di poesia, riflessioni e tenerezza. Un amore che portò per due volte Ungaretti a Canelli, città dove oggi — grazie all’impegno instancabile di Bruna — la sua eredità letteraria rivive, soprattutto attraverso i più giovani.
Il percorso dei ragazzi: zainetto sulle spalle, poesia nel cuore
Protagonisti della mattinata saranno gli studenti della scuola secondaria di primo grado, guidati dalla professoressa Annamaria Tosti.
Partiranno dalla piazza della scuola media, ognuno con sulle spalle uno speciale zainetto fornito per l’occasione: non uno zaino qualunque, ma un oggetto simbolico, impreziosito da un logo originale disegnato dall’artista Gian Carlo Ferraris, destinato a riempirsi tappa dopo tappa lungo un cammino che è al tempo stesso fisico e simbolico.
Ad ogni fermata del percorso, i ragazzi riceveranno oggetti poetici: una penna che illumina, parole da custodire, piccole tracce che si trasformano in memoria tangibile. Un modo concreto per interiorizzare la bellezza della poesia.
Il cammino si snoderà lungo la via storica di Canelli, la Sternia o “via degli Innamorati”, fino a Villa Ungà, luogo significativo, legato alle due visite di Ungaretti in città, nel 1968, insieme a Bruna.
Ad accoglierli sarà proprio Bruna Bianco, oggi promotrice appassionata di questo progetto. Seguirà un momento finale corale: la ricomposizione collettiva di un puzzle poetico, che darà vita a una poesia di Ungaretti. Un gesto simbolico per comprendere che la parola è anche condivisione.
L’intero percorso sarà documentato dagli stessi ragazzi, che realizzeranno un breve filmato: il video sarà proiettato la sera, durante l’evento pubblico.
La sera: spettacolo, lettere e memoria condivisa
La giornata si concluderà alle ore 21.00, presso la Parrocchiale di San Leonardo, con lo spettacolo “Bruna e Ungà: una storia d’amore”, scritto da Elena Capra e interpretato dagli studenti delle scuole superiori di Canelli.
Attraverso lettere originali, immagini e filmati d’epoca, sarà raccontata l’intimità di quel legame straordinario: la storia di due anime distanti per età e geografia, ma unite dalla forza di una parola che — ancora oggi — conquista.
Lo spettacolo, a ingresso libero, è aperto a tutta la cittadinanza.
Con l’organizzazione dell’Evento del 19 settembre, si vuole ricordare che anche i gesti più semplici possano essere profondi. Perché anche così si tiene viva la cultura ed è così che la poesia smette di essere distante: cammina con noi, resta con noi.
L’iniziativa è promossa da Bruna Bianco, in collaborazione con l’Associazione Memoria Viva, il Club per l’UNESCO di Canelli e la Biblioteca Civica, con il patrocinio del Comune di Canelli.
Un progetto nato tra le colline piemontesi, con la speranza che possa ispirare altre scuole, altri territori, e — perché no — varcare i confini, come è già avvenuto in Brasile.
Perché quando la parola si mette in cammino, conquista davvero.
INFO E CONTATTI STAMPA
Marialuisa Cocito – Palco Live TV
Tel. 347 8880080
